ALESSIA VILEI

Psicoterapeuta

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Ipnosi e ipnosi regressiva. Pratica e benefici.

Ipnosi e ipnosi regressiva

La trance ipnotica è un fenomeno del tutto naturale. I timori circa i fenomeni ipnotici si fondano sull’idea che alla base vi sia una sorta di “perdita di coscienza”, e quindi di controllo. In realtà vedremo fra breve che non è affatto così. Se sei interessato al funzionamento della mente, a comprendere come aumentare le tue potenzialità, a ottenere benefici e vivere esperienze con l’aiuto della tua parte più profonda e creativa, continua a leggere l’articolo e scopri COSA è l’ipnosi e COME funziona l'ipnosi.

Chi ha paura dell’ipnosi?

Il funzionamento della mente umana durante la trance ipnotica è un argomento di grande fascino e suggestione. Da un lato, consente di comprendere i meccanismi che sono alla base delle nostre scelte e del nostro comportamento, e dall’altro dimostra come poter superare i propri limiti abituali ed accedere a nuove potenzialità. Tuttavia, l’ipnosi è spesso percepita come qualcosa di pericoloso, in quanto associata alla credenza diffusa che l’ipnotista abbia la facoltà di manipolare la mente incosciente del soggetto che vi si sottopone.
Gli show televisivi in cui venivano presentati fenomeni plateali di apparente perdita di coscienza o suggestioni spettacolari non hanno a che fare con l’ipnosi terapeutica e non favoriscono la comprensione di ciò che realmente è.

In realtà l’ipnosi terapeutica consiste in uno stato naturale in cui la persona mantiene il controllo delle proprie facoltà, in assoluta sicurezza. Tale stato si raggiunge attraverso la trance, fenomeno peculiare della mente umana, che può essere sia spontaneo che indotto, come spiegherò fra poche righe.

Su che cosa si basa l’ipnosi? Scopriamo quando la viviamo senza saperlo.

L’ipnosi, detta anche geniosi, si basa sulla trance, che è un fenomeno frequente che ognuno di noi sperimenta (senza averne consapevolezza e forse dando a esso un nome diverso), nel suo vivere quotidiano e in particolare in quei momenti in cui si è assorti tanto da non avere l’esatta percezione delle cose che accadono intorno a noi.
Quando ad esempio siamo in auto e percorriamo un tragitto conosciuto, non abbiamo bisogno di richiamare attivamente il nome delle strade o il percorso, o di ragionare su quale sia la via più breve, ma ci affidiamo al "pilota automatico" e mentre guidiamo divaghiamo con la mente su altri pensieri.
Un altro esempio è rintracciabile nello stato mentale che raggiungiamo guardando un film particolarmente coinvolgente: ci immedesimiamo con il protagonista, ci emozioniamo come se fossimo noi a vivere quell’esperienza, magari piangiamo anche, allucinando un pezzo di vita che in realtà non abbiamo vissuto; così estraniandoci dal mondo circostante, i rumori della casa diventano un sottofondo che perde qualunque rilevanza.

Fisiologicamente, la trance ipnotica somiglia allo stato psichico e cerebrale che si vive tra il sonno e la veglia. Le onde cerebrali sono diverse sia dalla configurazione del sonno sia da quella della veglia, e proprio per questo la mente è particolarmente rilassata e si trova in uno stato di benessere che la rende specialmente assorbente e percettiva.

L’ipnosi viene spesso descritta come uno "stato di coscienza alterato", ma questa definizione non è del tutto precisa. In primo luogo dovremmo abbandonare l’idea di diversi "stati" mentali perché il nostro cervello non è mai fisso in uno stato o condizione, ma la sua attività è un fluire continuo. Così la coscienza in ipnosi non può "alterarsi", nel senso di una modifica qualitativa, ma può aumentare il livello di chiarezza e la capacità introspettiva.

Come funziona l’ipnosi veramente?

L’ipnosi, quindi non è una alterazione rispetto ad uno stato di normalità, perché funziona proprio grazie alle "normali" capacità della nostra mente di entrare ed uscire dalla trance naturale. Essa è piuttosto uno strumento che permette di guidare le potenzialità già presenti nella mente verso un funzionamento eccellente, poiché rivolgendosi all’inconscio consente di superare i filtri razionali che bloccano l’esperienza di contatto con l’inconscio stesso.

Questo livello di esperienza è frutto di una relazione tra ipnologo e soggetto, che, condotta dal professionista in un clima di fiducia e di cura, diventa in un certo senso simile al rapporto che l’individuo aveva con i suoi genitori da bambino. Attraverso questa relazione si sviluppa una comunicazione significativamente efficace perché fondata sul linguaggio inconscio del soggetto, capace di aprire la strada che lui percorrerà per produrre i cambiamenti positivi individuati.
La definizione di tali cambiamenti costituisce materia di lavoro dei primi incontri tra terapeuta e paziente, e mira al raggiungimento di uno stato desiderato.

L’ipnosi può aiutarmi a dormire? ...e a smettere di fumare?

L’ipnosi può essere la soluzione ideale per migliorare la qualità del proprio sonno, della propria salute in generale, e non solo.

In quanto il raggiungimento dello “stato desiderato” può consistere in una moltitudine di obiettivi: una modifica di abitudini disfunzionali o di un comportamento dannoso, la comprensione di uno stato d’animo, il miglioramento dell’efficacia nelle relazioni o nel lavoro, il raggiungimento di uno stato di benessere, e così via.

In base alle caratteristiche di personalità, alle risorse e ovviamente alla domanda reale del soggetto, la relazione diventa il luogo in cui è possibile scegliere il tipo di induzione ipnotica più adatta.
A questo punto si intraprende una sessione di rilassamento tramite trance che, pur lasciando attiva la parte razionale della mente, consentirà di operare dei cambiamenti nella maniera più dolce e profonda possibile. Ogni sessione si conclude, in genere con un breve colloquio circa l’esperienza vissuta, i ricordi, le immagini, le emozioni emerse.

Raramente chi prova la trance lascia lo studio del terapeuta con sensazioni che non siano di piacevolezza, energia e rilassamento.

Cosa mi succede durante l’ipnosi?

Dovrebbe essere chiaro, a questo punto, che l’ipnosi è uno strumento molto più facile di quanto non si creda, ha un’efficacia garantita rispetto ad una ampissima serie di problematiche, dalla gestione del dolore al cambiamento terapeutico e, a differenza dei farmaci, è priva di controindicazioni, purché non sia in corso una patologia psichiatrica a base dissociativa.
L’ipnosi, infatti, funziona in modo da consentire di superare le resistenze logiche, razionali dell’individuo e così raggiungere in breve tempo uno stato di elevata recettività. Possiamo dire, dunque, che sfrutta la capacità del cervello di modulare le sue condizioni, e permette di ottenere volontariamente uno stato fisiologico di estrema rilassatezza e lucidità profonda, che la rende così efficace nella terapia psicologica e in tutte quelle occasioni in cui si cerca il raggiungimento di un obiettivo.

Al livello organico inoltre, è stato dimostrato che durante questo stato il cervello produce ormoni "del benessere" (le endorfine ad esempio) che migliorano lo stato complessivo della nostra salute ed alzano i livelli delle difese immunitarie.

Studi internazionali, come quello dell’Istituto di psicologia di Costanza, hanno registrato che nei soggetti sotto ipnosi avviene un calo di catecolamina, un ormone la cui concentrazione aumenta in stati di stress. Nel corso della stessa ricerca è stato accertato anche un effetto dell’ipnosi nel sangue: aumento di linfociti (che hanno un ruolo importante per le difese immunitarie e tendono a diminuire in condizioni di stress); aumento del numero di piastrine (fondamentali per la coagulazione del sangue); variazione nella quantità dei globuli rossi, e così via.

E’ facile comprendere come tutti questi cambiamenti producano effetti a cascata sulla salute dei nostri organi e sul benessere complessivo del nostro sistema mente-corpo. Tutto questo era ampiamente conosciuto già in antichità da molte civiltà in diversi luoghi nel mondo, in cui la trance ipnotica veniva abitualmente utilizzata anche come mezzo di guarigione. Nella società moderna, invece, ci risulta difficile persino riservarci dei momenti di relax per recuperare le energie bruciate dallo stress quotidiano. Abbiamo disimparato una abilità che in realtà ognuno può allenare.

Per alleviare lo stress basta poco: certamente una buona capacità di lasciar andare la tensione, che a volte però va educata, ma che poi può essere esercitata anche in autonomia. Questa può essere davvero la via praticabile per abbandonare abitudini nocive, migliorare le proprie condizioni di vita ed allo stesso tempo raggiungere una maggiore consapevolezza di sé.

L’ipnosi regressiva

Uno dei possibili obiettivi di una sessione di induzione ipnotica è il favorire l’emersione di materiale inconscio, sotto forma di ricordi passate o proiezioni del futuro.
L’inconscio, infatti ha un accesso privilegiato al magazzino della memoria, essendo un costrutto atemporale (per l’inconscio il tempo così come lo percepiamo noi, semplicemente non esiste). Questo ha permesso agli studiosi, ad esempio gli psichiatri Stevenson, nell'Ateneo della Virginia University, Kelsey, Moody e il celebre Brian Weiss, non solo di approfondire lo studio attraverso ricerche fondate su riscontri scientifici e biografico-storici, ma anche di applicare la terapia della regressione come strumento clinico di guarigione della persona.

Secondo Milton Erickson, grande psichiatra americano e padre dell’ipnosi moderna, l'inconscio è la nostra parte più saggia, intelligente, creativa, e parlare il suo linguaggio consente di operare cambiamenti profondi molto velocemente. "...E’ necessario tramite una serie di suggestioni di stanchezza e di sopore portare il paziente ad una condizione di sonno profondo e riposante. Successivamente si induce il fenomeno chiamato regressione", intendendo con ciò che ognuno di noi abbia la capacità di seguire suggestioni e istruzioni di un operatore formato al linguaggio dell’inconscio, e possa essere in grado di richiamare ricordi, schemi comportamentali e abitudini acquisiti in un periodo più o meno lontano nel tempo.

I sostenitori della regressione a vite precedenti affermano invece che si possa retrocedere a tempi antecedenti la vita attuale. La liberazione (abreazione) e la rielaborazione dei contenuti emozionali favorirebbero il riequilibrio psicologico del soggetto.

L’ipnosi regressiva porta nelle vite precedenti?

L’ipnosi regressiva è un viaggio oltre il tempo e lo spazio in cui potrai visualizzare immagini che coloro che credono nelle vite precedenti non faticano ad attribuire a veri e propri ricordi, che riemergono da un passato realmente vissuto.

In questo percorso è utile rielaborare tali ricordi per comprendere gli errori commessi e apprendere insegnamenti e lezioni utili per la propria esistenza attuale.

Tuttavia non è necessario credere nell'esistenza di vite precedenti per trarre beneficio dall'esperienza.

In ogni caso, grazie allo stato di trance e profondo rilassamento, ognuno riceve dei messaggi metaforici che l'inconscio propone e, scoprendone il significato, acquisire la consapevolezza di elementi benefici ed efficaci per la propria evoluzione.

L'ipnosi regressiva è una tecnica molto utile che può essere utilizzata per consentire il raggiungimento di molteplici scopi. Ha un potere terapeutico perché aiuta a vivere un’esperienza psichica ed emotiva che apre le porte della nostra missione di vita, sblocca le energie e ci canalizza verso più ampie potenzialità.

Insieme possiamo progettare un percorso che ti conduca attraverso questa esperienza in cui, a partire dal tuo personale sistema di credenze e dai tuoi obiettivi, sperimenterai una modalità estremamente efficace per conoscerti in profondità e concretizzare la tua autorealizzazione.

Mediante la trance ipnotica induttiva, infatti potrai stimolare il recupero dei ricordi e l’autoanalisi. Questo percorso permette dunque la crescita personale e spirituale, il naturale processo di consapevolezza, la trasformazione ed evoluzione della coscienza di Sé.

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